Viaggio in Irpinia
Un viaggio per andare oltre il vino
A pochi chilometri dalla costiera Amalfitana e dalla Napoli dei mille colori
un tuffo tra filari ordinati di Aglianico, Fiano e Greco dritti al cuore dell’Irpinia.
Un autentico paradiso del turismo verde, da scoprire passeggiando tra valli e monti o percorrendo i borghi ricchi di arte e storia.
Una natura di incredibile bellezza, la stessa che ha fatto meritare a questa provincia l’appellativo di “Verde Irpinia”.
L’irpinia oggi è una terra molto apprezzata
per quanto attiene ai vini in quanto risulta essere
l’unica provincia ad annoverare tre D.O.C.G.
Taurasi
L’aglianico, Vitis Ellenica,
è il vitigno a bacca nera dalla forte personalità che ha bisogno di tempo,
di legno e di un areale per poter diventare il pregiato Taurasi DOCG.
Infatti il disciplinare prevede che può essere prodotto solo in un’area piuttosto ristretta che ricade principalmente nella Valle del Calore e abbraccia diciassette comuni sulla riva destra e sinistra del fiume.
Prima della commercializzazione è necessaria una maturazione di tre anni (quattro per il Riserva), di cui almeno uno in botti di legno (18 mesi per la Riserva).
Fiano
Il Fiano, Vitis Apiana, è il vitigno a bacca bianca considerato
uno dei migliore vitigni autoctoni italiani per personalità varietale,
leggibilità territoriale e potenza di longevità.
Di origine antichissime, la prima citazione negli scritti risale addirittura
a Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia.
Greco
Il Greco è un vitigno a bacca bianca di origine ellenica (da cui probabilmente deriva il nome) che ha fatto la sua comparsa nel Sud Italia a partire dal VII secolo a.C. in seguito alla colonizzazione greca che diede vita poi alla Magna Grecia. Questo vino dalla forte mineralità e dalle spigolosità ben abbracciate alla struttura può essere definito un “mancato rosso”.
Già Plinio il Vecchio cominciava a decantare le sue doti: “In verità il vino Greco era così pregiato, che nei banchetti veniva versato solo una volta”